mercoledì 6 ottobre 2010

Tutti i segreti per vincere le elezioni a Fasano.


Tra un po’ si tornerà a votare e la campagna elettorale per molti è già iniziata e quindi ecco i piccoli o grandi trucchi:
-Quando sei un assessore ancora in carica fai in modo di far capire alla gente che stai alzando la voce contro il riordino ospedaliero e fregatene se poi sarai rieletto o no, e poi a te politico pieno di soldi interessa davvero la sanità pubblica?
-Fai in modo che si crei un grande casino magari facendo credere che molti stanno per perdere il lavoro o che altri stanno per perdere la loro licenza di vendita, fai pubblicare la notizia a quei giornalisti da te pagati e dopo una settimana fai pubblicare una notizia dove si noti il tuo impegno che stai mettendo in opera (a tromba) e fai capire che solo grazie a te tutto si potrà risolvere.
-Interessati del calcio e se vietano le trasferte ai tifosi incavolati come una bestia, il popolo te ne sarà davvero riconoscente.
-Fai progetti a lungo termine, ad esempio se la tua carica di assessore scade tra un anno parla di nuove strutture pubbliche, parla di tantissimi posti di lavoro per giovani che abbiano qualsiasi tipo di istruzione e fai capire che questo ovviamente sarà possibile tra due anni…sempre se sarai rieletto.
-Quando sei in politica cerca sempre di sporcare le mani di chi sta all’opposizione per poi rinfacciarlo se sarà opportuno per difenderti.
-Prendi sempre il popolo per la gola e fai brevi discorsi ma con lunghe mangiate e il popolo con la pancia piena ti ricorderà.
-Devi avere agganci di tutti i generi e quindi ti tocca farti amico di un boss come di un magistrato.
-I voti del popolino sono nelle fabbriche di quelli che sono costretti a lavorare 18 ore al giorno per samare i figli, fatti amico dei padroni di queste fabbriche e quei voti saranno i tuoi.
-Se davvero c’è gente che ti sembra indisposta a votarti ne con promesse e ne con mangiate investi in questo caso del denaro, paga 50€ al voto e non avere scrupoli perché prima di te lo hanno fatto tanti per decenni.
-Fai sempre il sorridente e dimostrati sempre ottimista anche se la città sta andando a puttane, il popolo ha bisogno di un punto di riferimento e vuole al comando di una città gente dal viso sorridente e rassicurante.

Questi e altri trucchi che non sto a postare ti serviranno per essere eletto.

sabato 4 settembre 2010

Basta una cento…

La storia che vi racconto capita in una città distesa in pianura tra collina e mare, ogni riferimento è puramente casuale: Un mio caro amico ha avuto dei problemi di salute dopo un incidente stradale, dopo giorni di sofferenza riesce ad alzarsi dal letto ma poi servono controlli vari, quindi gli tocca andare da un dottore della mutua che presta servizio in questa città ma qui gli viene subito chiesto “Vieni con la mutua? Se si devi aspettare 60 giorni”, questo mio amico gli chiede spontaneamente “E se vengo pagando?”, qui la risposta “anche tra 30 minuti”, bene lui si reca in questo ospedale e vede una fila enorme di gente, ma aveva già dato la sua prenotazione e quindi si apre una porta dopo 30 minuti che chiede se in attesa c’è il signor X, lui si alza e passa davanti a tutti ottenendo un’ottima visita, alla conclusione di questa chiede quanto costa questo fastidio e esce subito del denaro, qui il dottore risponde “basta una cento ma non le dia a me le consegni alla signorina”, il mio amico se ne và soddisfatto e esce fuori da questa stanza dove trova ancora una trentina di persone ad attendere, attraversa il corridoio e và via tranquillamente; qui c’è lo spunto per fare mille e più riflessioni per poi concludere con i soliti luoghi comuni, ma alla fine forse non serve nemmeno riflettere perché certe cose si sanno da anni ma mi dispiace pensare a quelli che una cento in tasca non la portano e quindi devono attendere una vita per essere visitato sperando di non aver complicazioni, perché andare in ospedale non è come andare in un negozio e scegliere una camicia di seta invece di una di fibra sintetica, qui il discorso è diverso perché si parla di salute e di gente dall’apparenza buona e distinta che poi sul lavoro pensano solo a far cassa dopo lo stipendio statale che gli viene dato regolarmente ogni mese da anni, davvero vorrei non avere bisogno di cure di questo genere e lo auguro a tutti ma pensare alla speculazione che si fa sulla salute di un essere fa davvero male. Tante righe scritte per riportare una storia come tante, come alzarsi una mattina e scoprire l’acqua calda, parole inutili che non cambieranno il destino di questa bella città distesa al sole tra collina e mare…

giovedì 2 settembre 2010

Un Cortometraggio Su Egnazia


FASANO - Anche Egnazia sarà protagonista alla quinta edizione de “I luoghi del cuore” iniziativa collegata al progetto “Fai il tuo film”, bando per cortometraggi, giunto al secondo anno, lanciato da Milano Film Festival. Il Fai (Fondo Ambiente Italiano) da qualche anno ha deciso di organizzare un censimento dei luoghi del cuore d’Italia, cioè di quei posti dal punto di vista paesaggistico, culturale, archeologico e ambientale sono sì molto belli ma che o sono in uno stato di abbandono o sono sconosciuti alle masse. Proprio grazie alle segnalazioni giunte negli anni scorsi molti di questi luoghi, grazie ai fondi stanziati da Fai, sono stati letteralmente salvati. Dicevamo del progetto “Fai il tuo film”. Bene, i dieci progetti vincitori hanno potuto usufruire di un mini finanziamento per realizzare un video di tre minuti che valorizzasse e tutelasse il luogo prescelto. Tra questi dieci, unico per la Regione Puglia è stato selezionato anche quello su Egnazia scritto da Francesco Losavio e Grazia Santoro, entrambi fasanesi. I due giovani, poi, si sono dati da fare per stendere il soggetto e realizzare le riprese la cui regia è stata curata da Massimo Bertocci e l’audio in presa diretta da Giorgio Frigerio. Lo stesso video è stato realizzato su concessione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, direzione regionale per i Beni Culturali e paesaggistici della Puglia, soprintendenza per i beni archeologici della Puglia. “Obiettivo del video – spiegano gli stessi autori - è segnalare alle autorità competenti questo luogo dalle infinite potenzialità paesaggistiche, storiche, archeologiche, culturali, tutelandolo e valorizzandolo adeguatamente. Purtroppo attualmente solo una minima parte di Egnazia è stata portata alla luce, la maggior parte è ancora interrata, in stato di abbandono, un’altra parte è sommersa dal mare. Il nostro è un corto di fiction che racconta con le immagini la storia, l’importanza e l'atmosfera di questo luogo magico, in cui affondano le nostre radici. Protagonista del video è Egnazia con i suoi silenzi, il rumore delle onde, i misteri delle sue rovine. Gli stessi cortometraggi vincitori saranno proiettati tra il 10 e il 17 settembre al Milano Film Festival alla presenza del Fai. Ma per far sì che il corto possa avere speranze di vittorie occorre segnalarlo al seguente link: http://www.iluoghidelcuore.it/Egnazia. “La nostra speranza - concludono Santoro e Losavio - è che il video, unitamente ad un elevato numero di segnalazioni, possa permetterci di usufruire del finanziamento del Fai per far rientrare Egnazia tra i luoghi salvati nel 2010”. Un invito dunque a segnalare il corto per contribuire alla salvaguardia di uno dei posti più belli e ricchi di storia del nostro territorio.
fonte: http://www.gofasano.it/notizie/cultu...ilano7090.html

Non ho visto questo filmato e mi piacerebbe vederlo, mi va però di dire la mia in merito: quando si ama il proprio territorio lo si inquadra (e filma) in tutti i suoi aspetti reali. Se il filmato la girassi io racconterei gli scempi fatti sui scavi di Egnazia nel corso degli anni, inizierei a raccontare di reperti archeologici scoperti e mandati a musei nazionali tipo quello di Taranto, poi racconterei di reperti di questo sito trafugati,rubati e venduti anche all’estero, racconterei del restante 70% del territorio di Egnazia che nessuno ha mai portato alla luce, anzi su vi hanno fatto campi da golf, lidi con strutture in cemento, lidi con cessi e docce pieni di gente musica e culi al vento, racconterei dei mille progetti in corso tra cui la chiusura di una strada provinciale per regalare questo bel pezzo di costa e di storia al turismo di élite e non si parla di turismo culturale ma caso mai il contrario, racconterei dell’incuranza dei politici locali, del fasanese stesso che è sempre in cerca del padroncino che gli assicuri un lavoro e per il resto andassero a fanculo Egnazia la sua storia e questi moralisti del c…
Personalmente al FAI non segnalerei proprio niente anche perché se arrivassero dei fondi immagino che fine farebbero…la mia critica non è creata contro chi ha girato questo film che non ho neanche visto ma purtroppo questo articolo mi ha dato lo spunto per mille riflessioni e da fasanese puro al FAI non segnalo proprio niente.

lunedì 30 agosto 2010

Fasano da amare...






Aperitivo in riva al mare…

Ormai è una tendenza molto in voga, c’è gente che per prendere un aperitivo e prendere il sole occupa una strada, un pezzo di costa chiudendola con delle corde e vieta l’accesso ai mezzi di pronto soccorso. Questo nostro lamentarci viene chiamato invidia, per me invece è ribellarsi a degli abusi veri e propri che si compiono su un bene comune, ossia la costa. Ricordiamo che per legge l’accesso al mare deve essere garantito, come deve essere garantito il transito di mezzi di soccorso, poi c’erano anche leggi che vietavano di fare scempi su zone archeologiche ma forse sto esigendo e la mia diventa davvero una grande invidia, perché se avessi il denaro berrei il mio campari e gin su uno di quei lettini con camerieri vestiti di bianco e donne con le tette di fuori…e andassero a quel paese tutti questi moralisti e invidiosi che non sono altro…non so se avessi del denaro forse diventerei anche io così.
Sempre in quella zona vi mostro come erano le case bianche anni fà e come sono invece adesso.
Continuate pure con i commenti dandomi dell'invidioso o paladino della costa.

venerdì 27 agosto 2010

Le case bianche.

Questo posto si trova a pochi cilometri da Savelletri frazione di Fasano, lo dico per gli amici che mi seguono da altre regioni o da altri stati del mondo, ricordo che ho creato con dei amici un gruppo di fotografia amatoriale del territori di Fasano su facebook, il gruppo si chiama "I Love Fasano" e siamo in 712 al momento, vi invito a iscrivervi e a seguirci.

I mie primi quarant’anni.

Sono nato il primo settembre alle ore 15 nel lontano 1970, quando vieni al mondo non lo chiedi tu e molti vedono proiettarsi nel tuo futuro quelli che erano i loro progetti mai realizzati, si cresce velocemente e i momenti più belli sono quelli che ricorderai meno, cerchi sincerità e comprensione nei sguardi indifferenti della gente e direi che è molto facile considerare una persona come un tuo amico anche se ti pugnala dietro.
Si cresce sperando sempre quel giorno in cui ci sarà una svolta e la tua esistenza abbia un senso vero, mille mani da stringere e dimenticare, molta gente da piangere sapendo che non rivedrai più, donne a cui dire ti amo da stringere forte a te e pregare in silenzio il Dio di restare con quel senso di pace dentro…giorni vuoti e inutili, altri troppo belli e molto corti, giorni in cui dimentichi di avere un calendario e un orologio, ti sdrai all’ombra di un albero, accendi la tua marlboro e senza attendere niente e nessuno chiudi gli occhi respirando piano…spero che i miei primi quarant’anni siano anche gli unici.
  

Fasanesi senza un futuro…

Li vedi alzarsi la mattina alle 11 per fare colazione, giovani studenti che studiano da 40 anni o giovani precari che aspettano un lavoro da 40 anni, se ci fosse una macchina del passato e potessi tornare indietro di almeno 20 anni la prima cosa che farei è sparire da questa città e pensare che potevo fare benissimo la carriera militare ma lasciai tutto sperando in un altro futuro, uno di quelli dove ti svegli ti profumi e vai tranquillamente al lavoro con il tuo bel mercedes tirato a lucido.
Nel corso degli anni a Fasano come in tutto il meridione è cambiato molto, ho iniziato a lavorare in una azienda di mio padre a 13 anni vendendo piastrelle, ricordo che in quei tempi si costruiva molto nel fasanese e molta gente stava bene a danari, parlo degli anni 80, poi è cambiato tutto, oggi prima di metter su una famiglia devi pensarci no una ma mille volte specie se non hai una casa e un lavoro stabile; mediamente un operaio guadagna 1100€ al mese, il fitto di una casa si aggira sui 450€ per un appartamento medio da qui devi sottrarre soldi per pagare luce, gas, il mantenimento di un’auto e se ti avanza qualcosa puoi anche toglierti il lusso di mangiare.
Questa è una brutta fotografia che riguarda la mia città, se poi metti un figlio al mondo ti tocca sposarti e pregare per poter lavorare in una fabbrica di capitalisti dove ti fai 13 ore di lavoro per mille euro al mese, se ti iscrivi ad un sindacato sei automaticamente licenziato…qualcuno lì chiama bamboccioni per me sono gente fortunata, perché molti giovani non sono finiti a fare gli schiavi per sfamare bebè vari, se poi ci parli sembra che vada tutto bene, con gli occhi ancora chiusi accendono una sigaretta respirano piano e guardano assenti fuori dalla porta aspettando un domani migliore per tutti…

domenica 22 agosto 2010

Fasano

Fasano privatizzata…

Fasano ormai non appartiene più ai suoi abitanti ne ai suoi politici, paese svenduto a quattro soldi al capitalista di turno. Si è sempre parlato di paesi mafiosi come quelli siciliani dove volevano un aeroporto dietro una montagna o un mega ponte tra penisola e isola che sfami quei poveri camorristi e mafiosi che giustamente hanno investito nella politica…giusto ora che ci penso tutto nasce dalla politica e gli aspiranti politici sono uomini e donne che si vestono nei panni di grandi oratori, quelli che incantano le platee e sanno giocare con l’intelligenza della gente, per essere un grande politico non conta avere grandi studi, qui a Fasano basta essere un personaggio noto e simpatico e il guaio è che a Fasano sono noti e simpatici anche i delinquenti, quindi cosa cambia tra Fasano e Cinisi o magari tra Fasano e Locri? Ve lo spiego io: in quei paesi la mafia o la camorra prendono il posto dello stato e c’è una distanza netta tra i due mentre qui il sistema mafioso e lo stato sono raffigurati nelle stesse persone, gente che prende uno stipendio per fare il politico delle sue belle economie, ma allora è meglio vivere in Calabria o in Sicilia dove sai dove è il bene e dove sta il male. In questa città puoi impadronirti di un intera piazza, puoi allestire un chiosco sopra e farne un parcheggio, un fioraio, farci una bella pescheria e tutto quello che ti viene in mente, l’importante qui è essere creativi, quindi vanno bene i lidi sui scavi archeologi dove mesi fa sono state scoperte arcate del 300 a.c., se hai un minimo di creatività puoi prenderti un chilometro di costa e chiudere tutto con un cancello o un muro a secco per poi metterci su il tuo bel cartello con su scritto “Proprietà Privata”. Se andiamo molto indietro con gli anni e si da una occhiata al catasto viene fuori qualcosa di paradossale, si parla di quattro famiglie che secoli fa prendono un intero paese e decidono di dividersi quote di terreno, ossia impadronirsi nel vero senso della parola di una intera città senza chiedere aiuto a nessun politico di turno, quindi i tempi erano decisamente migliori visto che oggi per privatizzare un pezzo di costa, un tratto di strada o una intera piazza sei costretto a chiamare in causa un politico potente, pagargli magari gran parte della sua campagna elettorale, poi ti tocca andare nei bar a trovare quei giovanotti senza lavoro e senza denaro e ti tocca riempire le loro bocche e le loro tasche, se poi un giorno ti ferma un qualsiasi giornalista e fa domande davvero scomode ti volti e lo congedi con un semplice “Sono solo un imprenditore, fuori dalle palle che questa è proprietà privata”.