sabato 4 settembre 2010

Basta una cento…

La storia che vi racconto capita in una città distesa in pianura tra collina e mare, ogni riferimento è puramente casuale: Un mio caro amico ha avuto dei problemi di salute dopo un incidente stradale, dopo giorni di sofferenza riesce ad alzarsi dal letto ma poi servono controlli vari, quindi gli tocca andare da un dottore della mutua che presta servizio in questa città ma qui gli viene subito chiesto “Vieni con la mutua? Se si devi aspettare 60 giorni”, questo mio amico gli chiede spontaneamente “E se vengo pagando?”, qui la risposta “anche tra 30 minuti”, bene lui si reca in questo ospedale e vede una fila enorme di gente, ma aveva già dato la sua prenotazione e quindi si apre una porta dopo 30 minuti che chiede se in attesa c’è il signor X, lui si alza e passa davanti a tutti ottenendo un’ottima visita, alla conclusione di questa chiede quanto costa questo fastidio e esce subito del denaro, qui il dottore risponde “basta una cento ma non le dia a me le consegni alla signorina”, il mio amico se ne và soddisfatto e esce fuori da questa stanza dove trova ancora una trentina di persone ad attendere, attraversa il corridoio e và via tranquillamente; qui c’è lo spunto per fare mille e più riflessioni per poi concludere con i soliti luoghi comuni, ma alla fine forse non serve nemmeno riflettere perché certe cose si sanno da anni ma mi dispiace pensare a quelli che una cento in tasca non la portano e quindi devono attendere una vita per essere visitato sperando di non aver complicazioni, perché andare in ospedale non è come andare in un negozio e scegliere una camicia di seta invece di una di fibra sintetica, qui il discorso è diverso perché si parla di salute e di gente dall’apparenza buona e distinta che poi sul lavoro pensano solo a far cassa dopo lo stipendio statale che gli viene dato regolarmente ogni mese da anni, davvero vorrei non avere bisogno di cure di questo genere e lo auguro a tutti ma pensare alla speculazione che si fa sulla salute di un essere fa davvero male. Tante righe scritte per riportare una storia come tante, come alzarsi una mattina e scoprire l’acqua calda, parole inutili che non cambieranno il destino di questa bella città distesa al sole tra collina e mare…

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