domenica 22 agosto 2010

Fasano privatizzata…

Fasano ormai non appartiene più ai suoi abitanti ne ai suoi politici, paese svenduto a quattro soldi al capitalista di turno. Si è sempre parlato di paesi mafiosi come quelli siciliani dove volevano un aeroporto dietro una montagna o un mega ponte tra penisola e isola che sfami quei poveri camorristi e mafiosi che giustamente hanno investito nella politica…giusto ora che ci penso tutto nasce dalla politica e gli aspiranti politici sono uomini e donne che si vestono nei panni di grandi oratori, quelli che incantano le platee e sanno giocare con l’intelligenza della gente, per essere un grande politico non conta avere grandi studi, qui a Fasano basta essere un personaggio noto e simpatico e il guaio è che a Fasano sono noti e simpatici anche i delinquenti, quindi cosa cambia tra Fasano e Cinisi o magari tra Fasano e Locri? Ve lo spiego io: in quei paesi la mafia o la camorra prendono il posto dello stato e c’è una distanza netta tra i due mentre qui il sistema mafioso e lo stato sono raffigurati nelle stesse persone, gente che prende uno stipendio per fare il politico delle sue belle economie, ma allora è meglio vivere in Calabria o in Sicilia dove sai dove è il bene e dove sta il male. In questa città puoi impadronirti di un intera piazza, puoi allestire un chiosco sopra e farne un parcheggio, un fioraio, farci una bella pescheria e tutto quello che ti viene in mente, l’importante qui è essere creativi, quindi vanno bene i lidi sui scavi archeologi dove mesi fa sono state scoperte arcate del 300 a.c., se hai un minimo di creatività puoi prenderti un chilometro di costa e chiudere tutto con un cancello o un muro a secco per poi metterci su il tuo bel cartello con su scritto “Proprietà Privata”. Se andiamo molto indietro con gli anni e si da una occhiata al catasto viene fuori qualcosa di paradossale, si parla di quattro famiglie che secoli fa prendono un intero paese e decidono di dividersi quote di terreno, ossia impadronirsi nel vero senso della parola di una intera città senza chiedere aiuto a nessun politico di turno, quindi i tempi erano decisamente migliori visto che oggi per privatizzare un pezzo di costa, un tratto di strada o una intera piazza sei costretto a chiamare in causa un politico potente, pagargli magari gran parte della sua campagna elettorale, poi ti tocca andare nei bar a trovare quei giovanotti senza lavoro e senza denaro e ti tocca riempire le loro bocche e le loro tasche, se poi un giorno ti ferma un qualsiasi giornalista e fa domande davvero scomode ti volti e lo congedi con un semplice “Sono solo un imprenditore, fuori dalle palle che questa è proprietà privata”.

2 commenti:

  1. Come non condividere il tuo grido di soccorso. Ieri sera mentre andavo in quel di Cisternino per incontrare Vandana Shiva, in compagnia di alcuni amici, si parlava proprio di questa similitudine tra Fasano, in Puglia, la Puglia di Vendola, la Puglia dei diritti e dell'accoglienza, la Puglia che ha ripubblicizzato l'AQP e quindi l'acqua quale bene pubblico - bene - questa nostra Puglia nasconde angoli oscuri. Uno di questi angoli, uno tra i più belli del meridione d'Italia - Fasano per l'appunto - è da sempre un feudo. Ora in mano a signorotti locali, ora in mano al podestà di turno, il nostro paese è alla mercè di un sistema mafioso in cui si intrecciano in commistione politica, impresa, malavita e servilismo popolare.
    Ci sono illustri personalità politiche che vanno a braccetto con taluni imprenditori che la fanno da padrone, indisturbatamente. Li vedi sempre lì, presso i loro lidi, alle loro iniziative, e alle iniziative pubbliche realizzate presso di loro e con il loro appoggio. E' un modo questo per rendere ancora indolente il popolo per giustificare ogni abuso e prepotenza.
    Presso Borgo Egnazia a inizio estate si è tenuto un concerto di Bacalov. Ci pensi? Proprio lì dove è stato fatto scempio di Egnazia! Una grande partecipazione di pubblico. E sai qual'era il pubblico che vi ha partecipato? La Fasano bene: politici, imprenditori locali, insegnanti... proprio quelli che dovrebbero essere i fari della formazione culturale, lavorativa e politica!
    Tu come lo chiami tutto questo???
    Tui que

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  2. Un sistema peggio di quello feudale, qui ci sono in
    ballo mille interessi, sono davvero tanti: in primis il denaro, poi il senso di protagonismo direi del tipico fasanese, soldi e licenze lavori per i vecchie edi nuovi nuovi schiavi da alleviare in questo paese in cui davvero poca gente ha il senso della ragione. Grazie Giuseppe, sono onorato del tuo commento.

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