Riporto qui un post scritto sul fasancult 07/12/2009
Per chi non lo sapesse anni fa a Fasano c’era il contrabbando di sigarette e questo veniva chiamato in questa città “Il Male minore” perché in molti pensavano che esistevano problemi ben più grandi da affrontare, ricordo che molti giovani che lavoravano nelle botteghe dei loro padri decisero di andare a scaricare le bionde per poi comprarsi la mitica Golf gti, i capi firmati e per bere nei bar prosecchi o champagne di marca mentre operai morti di fame come me bevevono la gassosa Sansonetti che oggi non esiste più o una bella peroni fresca.
Passano gli anni e il contrabbando viene spazzato dall’operazione primavera, resta il fatto che per tanti anni però questo contrabbando c’è stato e tanti capitali che scottavano ovviamente sono finiti in banche straniere e molta gente tra cui amici miei da fare quel lavoro illegale nel frattempo sono diventati ottimi pizzaioli, qualcuno è tornato a lavorare nella bottega del padre e qualche altro è diventato un ottimo piastrellista, quindi quei giovani e quella società che prima viveva in maniera disonesta inizia a vivere in maniera legale; torniamo però a quei capitali spariti all’estero, grazie alla legge del governo Berlusconi questi capitali torneranno e in parte stanno ritornando nelle mani di quei ex boss del contrabbando, la questione è questa: che fine faranno adesso questi soldi in mano a quella gente? Di certo impossibile rinvestire nel commercio di bionde visto le nuove tecnologie e una presenza maggiore delle forze dell’ordine, quindi è molto probabile che questi soldini vengano investiti nel commercio di droga, questo vuol dire ricreare nuove squadre di giovani che questa volta invece di scaricare cartoni nel porto faranno i corrieri di droga, un lavoro questo che già esisteva prima delle bionde; concludendo penso che molti giovani rifiniranno in carcere, mentre altri compreranno auto di lusso per farsi notare da belle figliuole, a me non resta che la mia peroni fresca e osservare quello che capita in questa città nel corso degli anni.
Dopo uno sbarco che ha portato al sequestro di oltre 1500 kg di mariuana ne è seguito un'altro a distanza di pochi giorni, il nuovo male minore si chiama droga. Certa gente abbituata al guadagno facile non ha mai preso in considerazione un lavoro onesto, l'altra volta con le sigarette a rimetterci erano i polmoni di chi aveva già il vizio del fumo, ma adesso esplode il commercio di erba, polvere e droga sintetica, queste droghe hanno un prezzo abbordabile, inutile evidenziare un aumento di consumatori, siamo caduti davvero in basso e mi dispiace dire che lo avevo previsto già anni fa.
martedì 28 febbraio 2012
giovedì 23 febbraio 2012
Pesca e agricoltura: tra imprenditori facoltosi e lavoratori sempre più poveri.
Molte volte mi fermo a parlare con dei amici e scopro davvero delle tristi realtà che riguardano il mondo del lavoro, ad esempio in agricoltura il lavoro più pesante lo fa chi lavora nei campi, devi arare la terra seminare e raccogliere la coltivazione sperando che il tempo non riservi brutte sorprese, poi ci sono gli anni in cui devi competere con dei raccolti che arrivano da Albania o Grecia a prezzi inferiori, come ad esempio le olive che costano meno di quelle italiane perché il prezzo di manodopera è inferiore, a farne le spese è sempre il più debole che deve ribassare drasticamente i prezzi del raccolto o delle volte lascia la coltivazione marcire nei campi. Se vuoi vendere un chilo dei pomodori raccolti nel tuo campo devi accontentarti dei 20 0 30 centesimi al chilo e se questi vengo venduti a 2.50 o 3€ è inutile che ti lamenti nessuno ti ascolta. Nel campo della pesca il discorso non cambia, c’è sempre un imprenditore che fa da intermediario che si preoccupa di vendere il tuo pescato, quindi dopo giorni dimagra può capitare che peschi 15 quintali di pesce della qualità Bocca D’oro (per esempio) questi li pagano un euro a te pescatore mentre si rivendono tra i 7 o i 5€ al banco delle pescherie, se poi il tuo pescato supera quei 15 quintali, gli altri pesci ti verranno pagati a 50 centesimi al chilo, perché risulta invendibile per l’intermediario, quindi la domanda viene spontanea: “perché in questi casi non chiamano un altro intermediario che compri il restante pescato sempre a un euro?” Semplice perché devono rimanere sempre fedeli a solo uno di questi imprenditori e chi sgarra viene poi mal visto da tutti gli intermediari, ma delle volte penso. “che colpa ho io se ho pescato di più e tu imprenditore non puoi conservare il resto per motivi di spazio o altro?” Basterebbe farmi vendere l’altro pesce ad altri imprenditori sapendo sempre che tu sarai sempre il mio intermediario preferito per le prossime pescate.
Se oggi viviamo queste tristi realtà è perché il mercato lo fanno i grandi imprenditori che sono padroni di tutti i mercati e quindi se vuoi vendere il tuo prodotto agricolo o il tuo pescato devi sempre bussare alla porta di questa gente, qui non ci sono regole di mercato ma è un gioco allo strozzinaggio, della serie se volete campare accontentatevi di questi soldi e basta, poco conta se poi il tempo guasta una coltivazione e tu ci perdi tempo e tanto denaro, così poco conta il fatto che tu rischi la tua vita ogni giorno a mare sfidando il tempo , le avarie della tua barca ed altro, poi andrai sempre a vendere il tuo pescato a 4 soldi che a te serviranno per mangiare e ad altri invece serve per arricchirsi sempre di più e ingrandire questo tipo di mercato che impone le sue regole, che fa chiudere piccole pescherie che non reggono la concorrenza, che hanno la scusante di far lavorare tanta gente anche se guadagnano il giusto per sopravvivere. Conclusione del mio ragionamento: “è inutile che vi ammazzate di lavoro, il vostro futuro è segnato dai soliti tre o quattro capitalisti che stanno comprando voi le vostre famiglie e per l’appunto il vostro futuro”
sabato 11 febbraio 2012
Quella bella scalinata di Savelletri.
A Savelletri poco tempo fa era stata costruita una bella scalinata che dalla strada portava al bagnasciuga di una piccola spiaggia nata da poco, con la mia passione e mania di fare foto riesco a immortalare tanti mutamenti che si susseguono sulla nostra costa, potrei parlarvi di tratti di costa che una volta si vedevano dalla strada ma oggi sono chiusi e non visibili al pubblico, però nonostante questo almeno una cosa carina per Savelletri era stata fatta, era una piccola spiaggia libera al pubblico e in primavera era contornata da bei fiori che nascevano spontaneamente. Spero di cuore che qualche politico ripristini quel tratto di costa visto e considerando che gli altri ormai li hanno monetizzati, ecco quello che resta della scalinata.
mercoledì 8 febbraio 2012
Il Ponte della ferrovia.
Ormai quello che succede dopo delle abbondanti piogge è risaputo da tutti e direi da tantissimi anni, quando diluvia qui a Savelletri prima di andare a Fasano si informano e molte volte telefonano ad amici e parenti per sapere se sotto quel ponte è possibile passarci, quindi molte volte si preferisce allungare il tragitto andando a Torrecanne e qui prendere la superstrada. I problemi più seri puntualmente si hanno di sera o di notte quando quel tratto non è per niente illuminato e non si capisce bene quanto sia alta l’acqua, quindi ci sono delle vetture che si azzardano a passare ma sotto quel maledetto ponte l’acqua può entrare nel motore mandando il tilt la carburazione e quindi rimanendo lì immobili aspettando addirittura i vigli del fuoco per uscire da quel lago, voglio fare anche una osservazione breve, ossia le auto di una volta non avevano tutti i sensori elettronici che hanno adesso, quindi al massimo si bagnava la calotta che conteneva le candele e questa si puliva facilmente, i motori odierni hanno circa 5 sensori che regolano la carburazione e quando solo uno di questi entra in contatto con l’auto sono guai, per non parlare delle centraline elettriche che sono più delicate e facilmente soggette ad avere problemi con l’umidità e quindi con i contatti che hanno al loro interno.
Queste storie si ripetono ormai da tantissimi anni, il tratto in questione è sempre lo stesso e non si riesce a porre un serio rimedio, anche se i canali di acqua piovana li attorno sono puliti e anche dopo avere creato una raccolta sotto quella grata, l’acqua puntualmente ha la meglio e diventa padrona della strada, fino adesso da l’inizio dell’anno ho contato due auto che sono state completamente demolite, perché quando l’auto rimane nel lago subisce infiltrazioni da tutte le parti, sia della carrozzeria che del vano motore, ma è mai possibile che nessuno abbia mai trovato un giusto rimedio a questo inconveniente? Si parla di una stagione di elite a Savelletri che partirà tra due mesi circa, ma come si fa se poi dimentichiamo di adeguare le strade? Per non parlare della mancanza di altri servizi (bancomat, posta, farmacia etc.) ma qui il discorso diventa infinito, pensiamo magari ad iniziare ad adeguare le strade, confido nell’impegno dei politici di turno che saranno eletti.
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