sabato 12 novembre 2011

Fasano da privatizzare…


Delle volte immagino la mia Fasano tra qualche decina di anni, quello che osservo con il passare degli anni è che il bene pubblico del cittadino diminuisce sempre di più, di esempi se ne possono fare migliaia, potrei parlare di tratti di costa dati in concessione a privati che con le loro attività vietano l’accesso anche al mare al pubblico, poi ci sono tante strutture che fanno parte del comune che però si cerca sempre di vendere o dare in concessione a privati per 90 anni e anche più. Potrebbe esserci nella lista la casina municipale della Selva che a breve diventerà un casinò, poi penso al futuro del faro di Torrecanne, penso che questo un domani non molto lontano potrà essere restaurato e dato in prestito a qualche privato che magari realizzerà un ristorante o altro per altri 90 anni, poi penso a delle strade che vogliono chiudere al pubblico per agevolare il flusso nei lidi privati, quindi si parla della strada che da Savelletri porta alle Case Bianche e anche oltre che potrebbe essere chiusa e il cittadino per andare al Capitolo dovrebbe fare un lungo giro per le campagne. Ogni qualvolta si privatizza un pezzo di costa, una strada o una struttura comunale si parla sempre di tanto lavoro per molti giovani, questa è la scusante che secondo me si usa per appropriarsi di quello che è un bene collettivo, quindi se il Dio mi darà la forza di vivere altri 20 anni circa penso che vedrò la costa fasanese privatizzata quasi del tutto, magari rimarrà qualche piccolo spazio per fare il bagno gratuitamente, magari nelle acque “chiare e limpide” della Forcatella o in altre sempre inquinate, immagino il municipio di Fasano che si trasformerà in un grande casinò, immagino tra 20 anni la mia Fasano trasformata in mille strutture d’elite che daranno lavoro a tanti aspiranti lavapiatti o lucida scarpe, quello che c’è di più bello avrà un prezzo molto alto e potrà essere alla portata di tanti milionari potenti. Ricordo quando si andava liberamente a mare il località “La Caletta” dove c’era un bel mare e l’accesso era gratuito per tutti (ma di esempi del genere ce ne sono tanti), ricordo i ristoranti accessibili alle tasche di tutti, così come i ricci che costavano una fesseria (la Forcatella era un posto meraviglioso e tranquillo per pescatori e villeggianti), ricordo bene Savelletri che era un piccolo borgo marinaro e un posto di villeggiatura per soli fasanesi che domani diventerà una piccola Capri magari con tanto di gioiellerie e spiagge dove pagheremo tantissimi soldi all’ingresso e per entrarci magari sarà anche obbligatorio indossare un costume d’alta classe, sinceramente preferisco la mia vecchia Savelletri di una volta, così come preferisco la mia vecchia Fasano di una volta dove i mangia polpette c’erano sempre come oggi ma mangiavano con moderazione…

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