venerdì 22 aprile 2011

Economia fasanese…



L’economia fasanese è del tutto particolare e molto dannosa per i giovani che hanno bisognodi un lavoro, per altri che vogliono aprire una piccola attività, se analizziamo tutte le grandi aziende notiamo che queste sono nate quasi sempre grazie ad attività illecite, citerei il contrabbando per parlare di attività ancora più pesanti. Mi piace notare l’esaltazione di grandi imprenditori e a dir loro sfamano tante famiglie e parlanno dei tanti milioni di euro incassati e di esportazione all’estero, purtroppo non parlano delle condizioni di lavoro dei loro operai, parlo di ragionieri pagati 400€ al mese, magazinieri che arrivano a fare quasi 12 ore al giorno per mille euro al mese. Altro punto dolente è la concorrenza sleale tra le varie aziende e questa si ha anche per l’effetto della globalizzazione, dei imprenditori hanno aperto fabbriche in nord Africa ed i loro prodotti li vendono qui a prezzi stracciati, perché li la manodopera costa una miseria, stesso paragone lo si può fare a livello nazionale, la fiat ha beneficiato di sostanziosi aiuti statali ed oggi questa costruisce le auto in Serbia dove l’operaio viene pagato 200€ al mese. Nel corso degli anni piccole aziende hanno chiuso perché non reggono la concorrenza di aziende più grandi, che hanno più capitale e sul mercato la fanno da padroni. Nelle campagne invece è ancor peggio, l’uva viene pagata 0.20 centesimi al chilo per poi arrivare al dettaglio a 2.50€, lo stesso accade con altre produzioni e molti agricoltori rinunciano a raccogliere i loro prodotti e in molti campi nascono come funghi impianti fotovoltaici. Mi dispiace davvero tanto per quei giovani che passano ore sui libri per prendere un pezzo di carta che non gli servirà a niente, come al solito in questo paese non serve a niente la meritocrazia, quindi se un giovane mette su famiglia diventa un altro schiavo di quei imprenditori che li faranno lavorare 12 ore invece di 8, che sulle loro buste paga scriveranno 1400€ mentre dentro ce ne saranno 1000, ma nessuno protesta e questo sistema va avanti ormai da secoli.
Per la strada la povertà la vedi subito, anni fa quando c’erano belle serate molte famiglie andavano al mare a prendere il gelato, ora ci vanno solo la Domenica, noto il malcontento di baristi, elettrauti o meccanici però il barista il gelato in tempo di crisi lo aumenta sempre di più, l’elettrauto cerca di spillarti quanti più soldi possibili, se un pezzo dell’auto da problemi ti dicono subito che bisogna cambiarlo, senza che nemmeno lo abbiano visto, quindi si guadagna sul lavoro e si fa lo sgobbo sul pezzo che viene ritirato rigorosamente da loro, stesso discorso vale per meccanici o altri. Il sogno di tanti è un posto fisso e magari statale, anni fa invece si puntava più in alto, magari a diventare grandi imprenditori e qualcuno c’è riuscito, per poter guadagnare e lavorare onestamente qui c’è un cerchio molto stretto, per entrarci devi essere raccomandato da qualche politico o santo di turno, se hai una piccola azienda non riesci a fare concorrenza alle altre anzi ti senti minacciato a non produrre più del solito, perché in questo paese c’è chi nasce con la camicia e c’è chi è condannato a faro lo schiavo a vita…triste fotografia di questa città.

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