mercoledì 16 marzo 2011

Voti comprasi…


CI risiamo a circa un anno dalle votazioni dei fantomatici politici in giacca e cravatta iniziano a girare i posti più popolati da gente, tipo i bar dove poter trovare qualche giovane disoccupato, per le strade, per le piazze e lo scopo è solo uno, comprare voti. Da quanto ho appreso le scorse votazioni dei politici hanno speso 50€ a voto, ma c’è chi si è slanciato a 100 e chi a 200 per un misero voto, mi chiedo un uomo che spende tutto quel denaro e magari 200€ a voto che diavolo vuole andarci a fare sul comune? Perché delle campagne elettorali costano quanto 2 appartamenti? Perché tanti ambiscono a una semplice poltrona di un comune dove scarseggia il denaro pubblico e il gettone di presenza o mensile che sia per politico è una miseria?
Questo mio scritto lo posto sul mio blog e anche su gruppi facebook , sperando di sapere se oltre a Fasano che è la mia città, anche in altri comuni avviene una cosa del genere; qui nel corso degli anni è stata chiesta la massima vigilanza presso i seggi elettorali, per vietare magari i telefonini con cui scattare la foto da mostrare al politico che ha già pronto la banconota, ma detto onestamente in 22 anni che voto non ho mai avuto nessun controllo da parte di agenti di forze dell’ordine.
Proseguendo aggiungo che se ieri era uno scandalo per certi accettare del denaro per votare, oggi che c’è disoccupazione e gente senza denaro per davvero è molto più facile che ciò avvenga, non servono dibattiti e urla di gente onesta perché chi va sul municipio è sempre la solita gente, brutta foto di una regione allo sbando, dove si incita a dei cambiamenti radicali ma haimè non cambia mai niente.
Premetto che sono a conoscenza di questo mercato di voti perché io come tanti ne sento parlare nei vari locali, per il resto non ho avuto mai un offerta del genere, forse perché non ho patito mai la fame o forse perché dei miei parenti che indossano toghe e divise darebbero fastidio a qualcuno, facendo magari scattare delle belle manette che purtroppo non scattano mai, quindi il commercio di voti continua ad essere sempre più fiorente. Il risultato per un comune è quello di avere al potere gente che vende e svende beni immobili, regala la costa a vari privati, che mangia polpette per ogni permesso o licenza varia, per i poveri cristi come me non resta che piangere.

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